SPOSARSI a 55 anni….e chi lo avrebbe mai pensato?
Per una single incallita come me, una vita vissuta con un piede in Sicilia ,legata a famiglia,lavoro,radici ed uno teso verso altre realtà, le terre di missione, Tanzania, Burkina Faso,India, accarezzando il sogno di poter vivere una dimensione totalmente diversa dal presente quotidiano. Ogni volta che i nostri piccoli progetti di aiuto sanitario e sociale mi hanno portato in quei paesi, cosiddetti “Terzo mondo”, proprio lì, ho sentito di trovare me stessa e il mio mondo più vero , più intimo, e il senso profondo del mio vivere . La dimensione dell’essenzialità, la vita semplice fatta di poche cose necessarie, le relazioni umane più dirette, l’incontro con l’altro, così diverso, povero, eppure così ricco di quei valori che nell’evoluto occidente abbiamo un po’ perso, la bellezza dell’incontrare altre culture , lingue,usi ,condizioni e ritrovare dei tratti comuni che ci rendono complementari e indispensabili gli uni per gli altri..la dimensione lavorativa basata sullo scambio di saperi e sulla gratuità del donarsi….tutto questo e tanto altro ancora, ha sempre esercitato in me un’attrattiva così forte da farmi continuamente nutrire il sogno del Grande Salto!
E poi…nel mezzo del cammin di nostra vita, accade invece che un incontro, quasi fortuito ( ma nulla è per caso!) dissolva ogni fantasia, per alimentarne delle nuove. E non c’è niente di più bello e grande che lasciarsi stupire, avvolgere e stravolgere dall’Amore..anche se per riconoscerlo e mollare le resistenze c’è voluto un po’ di tempo e l’infinita forza e pazienza dei sentimenti di Davide.
Nononostante le varie difficoltà, la lontananza (io In Sicilia, lui in Liguria) , pandemia ,e nonostante me.. ci ritroviamo il 28 luglio a celebrare le nostre nozze, in un giorno di festa vera, gioiosa, riscaldata dal calore dei nostri amici e familiari, molto più forte dei 45 gradi che ci hanno accompagnati nei giorni dei preparativi !
“LA VERA GIOIA NON E’ REALE SE NON E’ CONDIVISA “
Il regalo più bello è stato poter contribuire, tutti insieme, ad un progetto ormai familiare alla nostra Associazione : la mensa dei poveri, nel villaggio di ACHARAPAKAM , in Tamil Nadu, India, gestito dall’amico p.Joy della congregazione Araldi della Buona Novella, dove al costo di 1 $ al giorno, viene dato un pasto caldo ad ogni povero che ne fa richiesta…e sono davvero tanti…
Non è stato possibile avere p.Joy presente alle nostre nozze, come speravamo, ma lo spirito del progetto ha avuto riscontro nella generosità dei nostri amici, e ci ha permesso di raccogliere
€ 7530 già inviati alla struttura. L’immagine che mi ha accompagnato il giorno delle nozze è stata quella di una festa a cui partecipavano molte più persone di quelle presenti, in una varietà di lingue,colori, vesti, superando ogni confine geografico ,culturale,sociale.
I sogni missionari di un tempo sono un ricordo sfocato, di cui sento ancora il fascino e il profumo, ma vivo la scelta coniugale fatta,con la consapevolezza che la “sfida “ quotidiana della relazione è altrettanto impegnativa ed affascinante, perché porta alla scoperta dell ’altro, dei suoi contorni, del suo mondo interno, del suo cuore, e insieme anche di me stessa, con l’obiettivo di imparare ad amarci giorno per giorno, in un cammino comune. Conservo sempre vive le parole di sr. Chiara Francesca, una speciale guida che mi segue ancora da una cella di un monastero di clausura, che mi disse anni fa : “Luisa, la prima terra di missione è il tuo cuore”.




